La maratona: un viaggio di scoperta e crescita

Juliana e Edoardo condividono la loro esperienza unica nella preparazione per la maratona di Londra, svelando come questo percorso li abbia trasformati.

Juliana Moreira e Edoardo Stoppa, due appassionati di sport, hanno sempre condotto una vita all’insegna dell’attività fisica, spesso insieme praticando la Muay Thai, l’affascinante arte marziale thailandese. Ma un paio di anni fa, hanno deciso di affrontare una nuova avventura: prepararsi per la maratona di Londra, sotto la guida esperta del coach Andrea Giocondi, grazie a un’iniziativa di Runner’s World e New Balance. Chi di noi non ha mai sognato di correre per le strade di una delle città più iconiche del mondo?

Nel mondo dei runner, è risaputo che un obiettivo ne scatena un altro, e dopo aver tagliato il traguardo della maratona, Juliana e Edoardo non hanno alcuna intenzione di fermarsi. In questa intervista, ci raccontano perché correre una maratona dovrebbe essere un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Sei pronto a scoprire le loro motivazioni?

“La corsa è sempre stata per me una passione che mi faceva sentire vivo,” inizia a spiegare Edoardo con entusiasmo. “Ma quando ti prepari per una maratona, tutto cambia. Quella passione si trasforma in un vero e proprio amore: affrontare una distanza così impegnativa presenta sfide che non ti permettono di tornare indietro.” E chi non vorrebbe provare la sensazione di superare i propri limiti, di sentire il cuore battere forte mentre si corre verso un obiettivo così grandioso?

Juliana, che si considera una sportiva non particolarmente dotata, racconta con sincerità: “Ho sposato un atleta e ho sempre cercato di stargli dietro. Correre è stata sempre una fatica per me; trovavo scuse per evitarlo. Tuttavia, grazie alla preparazione per la maratona, ho scoperto di poter superare i miei limiti e questa è stata una lezione straordinaria. È emozionante vedere altre persone raggiungere questo traguardo così difficile.” Non è forse sorprendente come lo sport possa trasformare la nostra percezione di noi stessi?

“Tutti i runner dovrebbero provare almeno una volta nella vita,” continua Juliana con un sorriso. “Anche se, avverto, potrebbe diventare una vera e propria ‘malattia’, portando a desiderare di correre altre maratone. È proprio quello che è accaduto a noi!” Dopo Londra e New York, Juliana e Edoardo sono già proiettati verso un nuovo, entusiasmante obiettivo. E tu, sei pronto a lanciarti in questa avventura?

Scritto da AiAdhubMedia

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