Le migliori pasticcerie storiche da visitare in Italia: un viaggio goloso attraverso il bel paese

Un viaggio attraverso le storiche pasticcerie italiane che hanno deliziato le menti più brillanti. Scopri le tradizioni dolciarie e i segreti artigianali di queste iconiche istituzioni culinarie.

Quando si avverte il desiderio di una dolce pausa, la pasticceria diventa il rifugio ideale. Se si desidera immergersi in un’atmosfera che richiama il fascino del XIX secolo, caratterizzato da vetrine colme di prelibatezze, banconi di legno e un aroma avvolgente di caffè, è tempo di visitare una delle storiche pasticcerie italiane.

Tra i nomi più illustri troviamo Baratti & Milano, Pfatisch, Caffè al Bicerin, Pedrocchi, Antico Caffè Greco e Antica Dolceria Bonajuto. Questi luoghi non sono solo pasticcerie, ma custodi di storie e tradizioni che affondano le radici in epoche passate. Un viaggio attraverso questi locali rappresenta un vero omaggio alla cultura dolciaria italiana.

Un viaggio nella dolcezza italiana

Il libro 40 pasticcerie storiche da provare una volta nella vita, creato e illustrato da Lorenzo Petrantoni, è una guida che conduce attraverso le meraviglie della pasticceria italiana. Ogni pasticceria narrata rappresenta una specialità, un simbolo della tradizione dolciaria del Paese. Tra queste, il cremino di Baratti & Milano, il panettone di Marchesi 1824, la sfogliatella Santa Rosa di Pansa e il cioccolato azteco di Bonajuto, solo per citarne alcuni.

Testimoni di un’epoca

Questi caffè storici sono stati frequentati da artisti, scrittori e musicisti, che hanno trovato in essi un rifugio. Le loro storie si intrecciano con quelle di figure come Stendhal, D’Annunzio, Pasolini, Maria Callas, Oscar Wilde e Giuseppe Verdi, i cui nomi riecheggiano ancora oggi tra le mura decorate e profumate di questi luoghi senza tempo.

Le storie delle pasticcerie iconiche

La storia di queste pasticcerie è affascinante e ricca di aneddoti. Ad esempio, Gustavo Pfatisch, un giovane bavarese, approdò a Torino all’inizio del Novecento, dando vita nel 1915 al suo primo laboratorio. La sua passione per il cioccolato lo portò a trasferirsi nella sede attuale di via Sacchi, dove l’atmosfera è ancora suggestiva grazie ai dettagli architettonici del Liberty.

La clientela di Pfatisch includeva nobili e intellettuali, come Primo Levi e Indro Montanelli. La vera sorpresa si cela nel laboratorio sotterraneo, oggi museo della cioccolateria, dove è possibile scoprire le origini del cacao e le antiche ricette azteche.

Un caffè per ogni epoca

Un altro caffè che merita attenzione è il Caffè Lavena a Venezia, che dal Settecento ha accolto figure illustri come Montesquieu e Richard Wagner. Fondato da Carlo Lavena, il locale è diventato un salotto raffinato dove il proprietario stesso trasmetteva l’arte della pasticceria ai giovani apprendisti. Oggi, il fagottino Lavena con mandorle e miele è un must assoluto.

Il patrimonio dolciario italiano

Un altro simbolo della tradizione dolciaria è rappresentato dall’Antico Caffè Greco di Roma, il più antico della città e secondo in Italia. Fondato nel 1760, ha visto passare tra le sue mura nobili, artisti e letterati, tutti attratti dalla sua storia e dalla qualità del caffè offerto. Gli ambienti eleganti e le storie che vi si intrecciano continuano a farne un luogo di ritrovo privilegiato.

Infine, il Gran Caffè Gambrinus di Napoli è un altro luogo da non perdere. Dalla sua apertura nel 1860, ha attratto sovrani e artisti, diventando un simbolo della città. Qui, è possibile rivivere l’atmosfera di un’epoca passata, sorseggiando un caffè e assaporando dolci storici.

Visitare queste pasticcerie storiche non è solo un piacere per il palato, ma un’esperienza che connette con la storia e la cultura italiana. Ogni morso e ogni sorso raccontano una storia, rendendo ogni visita un viaggio nel tempo.

Scritto da Elena Rossi

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